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Archivio per gennaio 2016

Fermenti lattici, amici o nemici?

Di fermenti lattici sentiamo parlare in continuazione, sappiamo che sono utili alla nostra salute, che sono importanti da integrare nella nostra alimentazione e che sono presenti in numerosi prodotti distribuiti in commercio.

Nonostante la fama, però, non sempre sono davvero ben conosciuti da tutti.

Come agiscono nell’intestino?

La superficie intestinale e’ colonizzata da oltre 400 specie di microrganismi e quando si verifica un’alterazione del ph interno, batteri salutari come lattobacilli e bifidobatteri diminuiscono mentre quelli nocivi come il Bacillus Coli, aumentano. I fermenti lattici o probiotici, quindi sono batteri vivi ed attivi, il cui nome deriva dalla capacità  di produrre, attraverso un processo di fermentazione, Acido Lattico dai carboidrati.

Perché questi batteri fanno così bene?

Stress, alimentazione squilibrata o antibiotici possono alterare la flora batterica provocando disturbi intestinali, ma non solo, anche le difese immunitarie possono indebolirsi. Infatti se la principale funzione dell’intestino è quella di trasformare il cibo introdotto in molecole, per poi preparare l’assorbimento dei nutrienti inviandoli attraverso il sangue a tutte le cellule dell’organismo; l’epitelio intestinale svolge anche una importantissima funzione di barriera immunitaria. I batteri lattici quindi assolvono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie in genere ed alimentari. In particolare: dermatite atopica, intolleranze, dermatiti aspecifiche, allergie respiratorie.

Essi in condizioni di ph fisiologico adatto, eliminano la putrefazione intestinale e ne migliorano la motilità . Hanno un ruolo fondamentale, nella sintesi e nell’utilizzo di alcuni grufermenti_latticippi vitaminici importanti per il nostro organismo quali vitamine Bl, B2, B12, PP, K, Acido Pantotenico, Acido Folico, Ferro, Vit. A, C.

Quali differenze ci sono tra gli yogurt e gli alimenti che li contengono, e i fermenti lattici che si vendono in farmacia?

Assumendo con regolarità  alcuni alimenti ricchi di fermenti lattici come yogurt, latte e formaggi, si può aiutare a mantenere in equilibrio la nostra flora batterica intestinale. Quando però l’assunzione di farmaci quali antibiotici, cortisonici o contraccettivi orali, si rendono responsabili di disturbi come: gonfiore addominale, nausea, vomito, diarrea; allora in farmacia esistono molti preparati a base di fermenti lattici associati a prebiotici,  fibre alimentari solubili che si trovano nella frutta e nella verdura, ad esempio nella banana, nelle carote, negli asparagi, nei carciofi, nelle patate, nell’aglio e nella cicoria.yogurt

La più importante di queste è l’inulina, una fibra di origine vegetale che viene estratta dalla radice della cicoria e che viene aggiunta ad integratori e alimenti.

probiotici più utilizzati sono: il Lactobacillus acidophilus, il L. bulgaricus, il L. casei GG., il Bifidobacterium bifidum, lo Streptococcus termophilus, e il Saccharomyces boulardi. In effetti i diversi prodotti in commercio si differenziano sostanzialmente per la varietà   e il numero di ceppi batterici contenuti nella formulazione e per la presenza o meno delle vitamine del gruppo B.

Quando bisogna prenderli?

Questi dovrebbero essere somministrati soprattutto alle persone più a rischio, come gli anziani e i bambini, e assunti sin dall’inizio della terapia antibiotica. Ma non solo. Il trattamento dovrebbe protrarsi fino a quando l’azione farmacologica dell’antibiotico non risulti completamente esaurita. Possono comunque essere assunti da chiunque perché privi di effetti collaterali e vanno presi possibilmente a stomaco vuoto. E’ fondamentale controllare la data di scadenza, perché, trattandosi di batteri vivi, dopo la scadenza muoiono e diventano inefficaci.

 

 

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La dieta antiossidante: mangiare sano per mantenersi giovani

Il sogno più antico dell’uomo è che un giorno la scienza possa mettere a disposizione una scoperta in grado di garantire l’eterna giovinezza. Ma se da un lato, genetica e farmaci aumentano le aspettative di vita, dall’altro è anche vero che la formula per rimanere giovani più a lungo, è già  disponibile e a portata di mano, più di quanto si pensi.

Infatti condurre una vita sana, lontana dagli stress, e che comprenda un’alimentazione senza eccessi e un moderato e costante movimento sono le prime regole per vivere meglio e più a lungo.

I processi di invecchiamento che coinvolgono le nostre cellule, vengono accelerati da fenomeni di ossidazione provocati dai radicali liberi.

I radicali liberi infatti non sono altro che le scorie che l’organismo produce naturalmente durante le sue attività  metaboliche. Più precisamente si tratta di atomi con un elettrone “spaiato”, generati dalle cellule dell’organismo durante i processi metabolici per la lavorazione dei principali nutrienti (proteine, carboidrati, grassi). In realtà  i radicali liberi si formano anche in condizioni particolari quali una smodata attività  fisica e, in particolare, se si segue una alimentazione squilibrata.

Se a questo aggiungiamo l’uso eccessivo di alcool, fumo, inquinamento atmosferico ed una sconsiderata esposizione ai raggi solari nel periodo estivo, il risultato non può essere che un invecchiamento precoce.

La buona notizia, però, è che non dobbiamo solamente limitare i danni, ma possiamo anche prevenirli . Non è sufficiente cercare di mangiare poco, ma è fondamentale saper scegliere qualità  e tipo di alimenti da assumere più spesso rispetto ad altri. Infatti è interessante sapere che esistono degli alimenti in grado di neutralizzare i radicali liberi.

A tal proposito al nostro organismo non devono mai mancare quegli agenti antiossidanti in grado di combatterne la formazione. Quindi la nostra alimentazione quotidiana deve prevedere cibi ad elevato contenuto di vitamine A, E, C e minerali quali Selenio e Zinco.

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Tra questi prima di tutti frutta e verdura, con un consumo giornaliero rispettivamente di tre e due porzioni. In particolare non deve mancare quella colorata  (gialla, rossa, verde, viola…), come per esempio le carote, gli spinaci, i peperoni, le melanzane e i cavolfiori, dalle grandissime proprietà  antinfiammatorie e antitumorali.

 

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Tra i legumi ricordiamoci di preferire i fagioli rossi ricchi di proteine, sali minerali e ovviamente, tra gli alimenti dal maggior contenuto di antiossidanti, per questo da consumare almeno 4 volte al mese. Per quanto riguarda la frutta, oltre alle solite mele e arance ricche di vitamina C e dal basso contenuto calorico, non dimentichiamoci che quella più acidula e colorata, come tutti i frutti di bosco ad esempio (mirtilli, more, lamponi) o ancora kiwi, pompelmo e uva nera, sono un vero concentrato di vitamine e flavonoidi. Oltretutto questi frutti hanno un modesto contenuto calorico, quindi idonei anche per chi deve mettersi a dieta.

Meglio sempre alternare il consumo di carni rosse e bianche con il consumo di pesce azzurro. Sgombro, sardine, aringhe, tonno,  salmone, acciughe sono ricchissimi di acidi grassi essenziali omega-3.

Per i momenti di relax concediamoci una buona tazza di tè verde, che grazie ad abbondanti catechine, ha un potere antiossidante superiore al tè nero. Anche il cacao e il caffè sono ricchi di antiossidanti, ma in questo caso bisogna non abusarne, altrimenti ci ritroveremo a fare i conti con i chili di troppo e la pressione arteriosa alle stelle.

Nella lotta ai radicali liberi anche i metodi di conservazione e cottura degli alimenti assolvono un ruolo importate. Infatti è fondamentale che le diverse pratiche di preparazione non ne intacchino le qualità . Per questo :

evitate gli alimenti non freschi.

– non usate troppa acqua nella cottura

– non prolungate troppo a lungo la cottura

– non cuocere a temperature troppo alte

– cercate di consumare l’acqua usata per bollire (contiene antiossidanti)

– non tenete in frigo i cibi cotti per più di un giorno e quelli freschi per più di 3-4 giorni

– chiudete i cibi cotti sottovuoto OPPURE in contenitori a tenuta d’aria

In fine anche chi pratica dello sport, va ricordato che l’esercizio fisico esageratamente impegnativo, può rappresentare un ulteriore fonte di produzione di radicali liberi. Tant’è che il programma di allenamento sufficiente a combattere lo stress ossidativo consiste in un lavoro a bassa intensità , cioè con una frequenza cardiaca compresa tra un valore più alto di quello normale, ma inferiore a quello massimo. In realtà  basta mantenere un impegno settimanale di 3-4 volte per circa 1 ora.

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Menopausa: i consigli del Nutrizionista

50 anni è una tappa difficile per la donna perché spesso coincide con la menopausa. Infatti le ovaie fabbricano sempre meno ormoni femminili, il grasso superfluo su fianchi e cosce diminuisce, mentre aumenta quello sul ventre. Sei più soggetta alla ritenzione idrica e la silhouette ne risente.

Purtroppo in questa fase della vita non solo la diminuzione del tasso di estrogeni fa aumentare l’appetito, ma provi anche il bisogno di colmare le paure o il vuoto affettivo con alimenti che ti fanno piacere. Allora ti sembra di accumulare ogni grammo di quello che mangi, ma è normale in quanto dopo i cinquant’anni le spese energetiche dell’organismo diminuiscono naturalmente, e la massa grassa tende a sostituire quella magra. Il risultato è che anche se consumi le stesse quantità  di prima, ingrassi più facilmente.camminata-giornaliera

Perciò basta spizzicare: è ora di coltivare i propri interessi! Allungate le vostre passeggiate ad almeno 50 minuti; coltivare ogni giorno un hobby all’aria aperta, come il giardinaggio, praticate uno sport che vi permetta di socializzare con gli altri oppure inscrivetevi in palestra, l’importante è distogliere la mente dalla voglia di cibo. Dal punto di vista alimentare, bisogna fare cinque pasti al giorno poiché spuntini a base di frutta o yogurt ci aiuteranno a non spizzicare.

Variate ogni giorno la nostra alimentazione scegliendo possibilmente tra i piatti della cucina mediterranea. Esistono alcuni tipi di alimenti che possono aiutare a prevenire e a ridurre i vari disturbi legati alla menopausa grazie al loro contenuto di fitoestrogeni.

I fitoestrogeni sono delle sostanze che possiedono una debole azione ormonale simile a quella degli estrogeni femminili e aiutano quindi a combattere i disturbi della menopausa.

Consumate quindi almeno due volte a settimana legumi come fagioli, ceci, lenticchie, piselli e soia che per le loro proprietà  possono costituire un piatto completo, infatti contengono sia carboidrati che proteine. Ancora non fate mancare dalla vostra alimentazione: mandorle, noci, semi di lino, in grado di apportare il giusto quantitativo di  acido oleico, linoleico e di fibre utilissimi ad aumentare il colesterolo “buono” e ridurre quello “cattivo”. Preferite pesce e carne bianca a quella rossa, in quanto ricca di proteine e povera legumi e cerealidi grassi saturi.

Consumate regolarmente a colazione latte e yogurt magro per integrare l’apporto di calcio, necessario a ridurre il rischio di osteoporosi, condizione molto frequente in menopausa. Moderate invece il consumo di caffè, poiché la caffeina contenuta in essa favorisce l’eliminazione di calcio. Possiamo perciò sostituire il caffè con caffè d’orzo. 1frutta_verdura

Rispettate la “regola” delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, necessarie a fornire la giusta dose di vitamine e antiossidanti, oltre all’apporto di fibre utile a ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri e quindi a gestire meglio il nostro peso forma.

Leggete sempre le etichette dei prodotti che acquistate, solo in questo modo riusciamo a sapere che cosa mangiamo.

Utilizzate cotture semplici: tipo al vapore, al cartoccio, al forno, in padella antiaderente. Le uova, per esempio, possono essere preparate rompendole in acqua che bolle. Una volta cotto può essere tirato fuori dall’acqua con una palettina. E’ buonissimo e non si utilizzano grassi!

Evitate di consumare alcool in dosi elevate, poiché si rischiano gravi danni al fegato, infatti un abuso di alcol può provocare tumori all’apparato digerente, al fegato e all’apparato respiratorio. Inoltre nelle donne la metabolizzazione avviene in maniera più lenta rispetto ad un uomo di pari età  e peso. E’ molto importante anche la scelta del tipo di alcool, è opportuno preferire bevande a bassa gradazione alcolica come il vino. La dose corretta giornaliera è di 2 bicchieri piccoli al giorno.

Se ancora non lo hai fatto, questo è il momento giusto per incominciare a prendersi cura della propria salute e del proprio corpo. Partendo da una sana alimentazione, e con un po’ di movimento si potrà   vivere con serenità  la menopausa e godersi senza problemi anche questa fase fisiologica della propria esistenza. 

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